ALAGNA VALSESIA, ANTICO PARADISO D’EUROPA

PRIMO GIORNO

L'ARRIVO

Dopo Alagna non si è più gli stessi. La quiete che protegge la seconda vetta più alta d’Europa, il Monte Rosa in Piemonte, ti avvolge ancor prima di raggiungere la valle Valsesiana e non ti lascia più. I borghi walser che si incontrano per strada sono intimi, caldi, nonostante abbiano le radici ben piantate nella neve. Un antico proverbio tedesco recita: “Wo holzerne Häuser sind und blonde Haare da spricht man deutsch”, (Dove sono case di legno e capelli biondi ivi si parla tedesco). Ed effettivamente le caratteristiche nordiche degli abitanti e l’architettura delle case riportano la memoria alla colonizzazione dei Walser, un popolo di origine germanica emigrato dalla Svizzera in varie zone delle Alpi, dove portarono cultura e tradizione, come nel borgo di Alagna, in provincia di Vercelli, piccolo paese attraversato dal fiume Sesia e abitato da poco più di settecento anime. Le nuove abitazioni, così come quelle dell’epoca, hanno mantenuto la stessa struttura: la base in pietra e la parte superiore in legno, con la caratteristica lobbia all’estremità, una sorta di griglia in legno. Una delle cose più belle delle case Walser è proprio il tetto, una vera opera di ingegneria dato che doveva sopportare le nevicate copiose. Ma andiamo con ordine! Inizio a raccontarvi cosa mi ha conquistata non appena arrivata ad Alagna: esattamente la fascinosa storia delle case Walser.

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MUSEO DELLE CASE WALSER

Per me era importante comprendere l’origine di queste particolarissime case. Ad Alagna sono tutte uguali e soprattutto sono presenti soltanto in questa zona. Tutte le risposte alle mie domande le ho trovate all’interno del Museo Walser, facente parte dell’Ecomuseo della Valsesia. Anche questo Museo si trova all’interno di una casa Walser del 1628 e fu allestito alla fine degli anni settanta da alcuni abitanti della frazione Pedemonte con l’obiettivo di preservare le abitudini quotidiane di questa comunità. Il mio Cicerone è stata Lorena (eccezionale guida turistica di Alagna) che mi ha condotto in un bellissimo viaggio alla scoperta del passato valsesiano. Ogni piano della casa era destinato ad un fine specifico: il piano inferiore per le cucine, le stalle e la lavorazione dei filati (canapa, per lo più). In quello mediano ci sono due camere da letto: una allestita con oggetti in legno e ferro, l’altra con gli arredi per il riposo (il materasso riempito di foglie di faggio è una vera meraviglia!). Il piano superiore veniva utilizzato come deposito per gli attrezzi agricoli. Visitare le stanze del Museo Walser mi ha riportato indietro nel tempo, alla quotidianità di quelle genti. E devo dire la verità, mi ha anche tanto emozionato. Ammirare con quale orgoglio Lorena racconta le storie del suo popolo è bellissimo e apre le porte a un vero viaggio del cuore.

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SECONDO GIORNO

MIRA ALAGNA MOUNTAIN RESORT & SPA

Il mio soggiorno è stato eccezionale come la struttura che mi ha ospitata. L’Alagna Mountain Resort & Spa del gruppo MIRA HOTELS & RESORT è la giusta sintesi fra i colori e i profumi della tradizione e la modernità dei servizi. Nel cuore di Alagna Valsesia, ai piedi del Monte Rosa, a soli 300 metri dagli impianti di risalita del comprensorio Monte Rosa Ski, 49 suite realizzate in stile Walser accolgono turisti provenienti da ogni dove, sia d’inverno che d’estate. Lo scenario è incantevole e, al calar della sera, sembra di vivere le atmosfere di un paesino scandinavo. La struttura, realizzata in pietra e legno richiama l’architettura da villaggio di montagna, con porticati e balconate. In tutta la mia permanenza ho respirato aria di libertà sullo sfondo di un paesaggio incontaminato e l’accoglienza in uno spazio interno caldo e disponibile come il personale che ci lavora sotto la guida della direttrice Simonetta. All’interno dell’Alagna Mountain ci sono due diverse aree adibite alla ristorazione fra cui scegliere: il ristorante gourmet Corno Bianco alla carta, elegante e raffinato, dove potrete assaporare piatti della tradizione locale rivisitati e reinterpretati, con una bellissima carta vini; l’Im Land Bierstube dove si possono consumare aperitivi, cene informali o rilassarsi dopo cena con musica e l’ottimo Drink Mira. Posso assicurarvi che, fra i ricordi più belli che ho conservato c’è proprio il risveglio illuminato dalle montagne innevate. Provare per credere!

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ACQUA BIANCA WELLNESS

È senza dubbio il punto di forza dell’Alagna Mountain Resort: l’ampia zona (interna ed esterna) dedicata alla Spa e al benessere: l’Acqua Bianca Wellness. E non solo per le esperienze relax che vi attenderanno con la sauna finlandese, il bagno turco, i meravigliosi massaggi e trattamenti, le docce emozionali, la vasca per i più piccoli e la grande piscina interna. Ma soprattutto per il fiore all’occhiello della struttura che potrete godervi in tutta la sua meraviglia: la piscina esterna fumante e riscaldata a 32 gradi, ai piedi delle montagne: una delle location più “instagrammabili” che io abbia mai visto. (Guardate il video alla fine del reportage!). Ho provato i massaggi relax e i superlativi trattamenti di ispirazione olistica che mi ha consigliate il bravissimo Sante per liberare l’energia compressa. Approfittatene!

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TERZO E ULTIMO GIORNO

LA MIA ESPERIENZA SUL MONTE ROSA

Parliamo del secondo gruppo montuoso delle Alpi e il più alto della Svizzera, al confine fra Piemonte e Valle d’Aosta. Il suo nome, contrariamente a quanto si possa pensare non deriva dal color rosa di cui si tingono le cime al tramonto, ma dalla parola “rouja” che nel dialetto francofono parlato in Val d’Aosta vuol dire: ghiacciaio. Dal Monte Rosa scendono, infatti, diversi ghiacciai, tutt’oggi oggetto di monitoraggio e studio in tema di surriscaldamento globale. La vetta più alta è la Punta Dufour che arriva a toccare i 4.634 metri, ma è sulla Punta Gnifetti che si trova uno dei rifugi alpini più caratteristici d’Europa, Capanna Regina Margherita.

Sapete che quando ci sono particolari colori del cielo, dalle vette del Monte è possibile vedere i grattacieli di Milano? Con Daniela, eccezionale compagna d’avventura, ho trascorso la giornata montanara più bella della mia vita nel complesso sciistico Monte Rosa Ski che collega Ayas, Gressoney e Alagna Valsesia. Qui ci sono ben 180 km di piste innevate che catturano gli amanti degli scii e dello snowboard. Dopo una bellissima passeggiata lungo le varie stazioni di sosta (guidate da Marco) e soltanto dopo ver provato il buonissimo Melè caldo, siamo arrivate in cima per ammirare la vera novità di quest’anno: il Gatto Bar. Un bar a tutti gli effetti, dove si può mangiare, bere e mettersi a prendere il sole con i piedi sulla neve. Cosa posso dirvi? Una sensazione meravigliosa, quasi impossibile da descrivere, complice la bellissima giornata assolata. La mia giornata sul Monte Rosa mi ha emozionata ma anche liberata di tanti pensieri superflui e, una volta scesa, mi sentivo incredibilmente più leggera.

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ALAGNA WALSER GREEN PARADISE

A raccontarmi del progetto “green” di Alagna Valsesia è stato il sindaco Roberto Veggi in persona, durante una piacevolissima cena con i responsabili del gruppo Mira. Attraverso il finanziamento di Comune e Regione Piemonte, il borgo ai piedi del Monte Rosa sta lavorando già da qualche tempo per implementare sicurezza e sostenibilità in ambito turistico e in ottica “smart”. I pilastri del progetto puntano alla valorizzazione dei temi ambientali, dell’accessibilità e della cultura, attraverso la tutela degli scenari paesaggistici e la conservazione delle tradizioni locali. “Aria pulita, cibo sano e paesaggio curato – ha raccontato il primo cittadino – insieme a un’economia senza sprechi e all’amore per questo territorio possono fare la differenza per garantire lo sviluppo sostenibile di Alagna e di tutta la comunità”. Ma perché Alagna è un “paradiso verde”? Innanzitutto il piano regolatore non prevede nuove edificazioni, perché Alagna ha ormai raggiunto una sua armonia architettonica; poi, fra le altre attività amministrative, il paesino piemontese provvede in autonomia al suo fabbisogno energetico, certifica i prodotti locali con denominazione comunale di origine, diventerà plastic free entro il 2023 e controlla la raccolta differenziata. Insomma, vivere in simbiosi con la montagna e nel suo rispetto, ad Alagna è uno stato civico oltre che d’animo.

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CONCLUSIONI

ALAGNA EXPERIENCE

Dopo Alagna non si è più gli stessi. La montagna è un sentimento impossibile da descrivere. Racchiude il selvaggio, l’adrenalina, l’emozione che ti conquistano. La montagna dona ciò che tu vuoi ti sia regalato. Alagna è un luogo puro, ancestrale, genuino, con una potente energia ispiratrice che libera la fantasia e la creatività. Niente è capace di spazzare via i pensieri pesanti sul cuore come riempirsi gli occhi di questa meraviglia della natura. Raggiungete questo piccolo paradiso in Piemonte, trascorreteci qualche giorno, aprite i polmoni e la mente, e poi mi direte! Buon viaggio.

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